L’estero è come una giungla

30 aprile 2017

 

Sono passati sette mesi da quando sono partita. Cinque da quando ho deciso di allungare il mio soggiorno in questa cara e bella Olanda. Ed i commenti che ho ricevuto in questo periodo – come sarà sicuramente capitato a tutti gli amici (e non) expat – sono molti e variegati. Tralasciando la mia indole repressa di psicologa – per la quale sono convinta che ogni commento renda possibile un’accurata analisi di chi lo pronuncia – vorrei soffermarmi su tutti quelli per il quale il senso è qualcosa riconducibile a “La vita all’estero è magnifica, tutto è semplice, tutto è bello e divertente”.

(Spiegami quindi, perché tu sei ancora li immobile?)

 

La vita all’estero è una vita come tante altre

Il fatto che io sia innamorata di Amsterdam, non significa che l’Olanda sia perfetta. Ci sono persone innamorate di Berlino, di New York, di Bangkok. Ma ci sono anche persone innamorate di Trento, di Bologna, di Bari, di Catania. Nessuna di queste è perfetta, nessuna potrà mai essere libera da mille difetti. Allo stesso tempo, tutti i posti hanno qualcosa di unico. A volte non è nemmeno il posto ad essere unico, a volte sono solamente le persone che incontri che ti fanno sentire a casa. Semplicemente, ognuno dovrebbe trovare la propria vita, quella nella quale si sente a suo agio.

 

Anzi, la vita all’estero è più paragonabile ad una giungla

Più che “tutto bello e divertente”, l’estero è “tutto diverso e tutto difficile”. Trasferirsi all’estero, è come provare ad attraversare una giungla. Ostacoli un po’ dappertutto, animaletti che ti saltano addosso all’improvviso facendoti fare un salto indietro, rami e foglie da staccare per procedere, a volte i raggi del sole passano a malapena tra gli alberi, altre volte si scagliano sulla tua faccia con una potenza inaspettata.

Specialmente nei primi mesi all’estero, infatti, devi crearti una vita da zero, nuove amicizie, trovare un lavoro, trovare una casa, scoprire quali documenti sicuramente dimenticherai di consegnare, quali cose fondamentali per poter vivere e lavorare perderai per strada. Durante questi primi mesi, per riuscire ad attraversare la giungla, devi riuscire a capire come funziona quel mondo – a partire dal più piccolo ed insignificante dettaglio – e superare ogni ostacolo, piccolo o grande che sia.

 

Questa giungla ha un senso

Ricapitolando… No, non è tutto bello e tutto divertente. Si, ci sono molte parti belle e divertenti. No, non lo faccio per la carriera. No, secondo me chi si trasferisce all’estero non è né più né meno bravo di chi non lo fa. Si, qua sto bene davvero. Si, lavoro, studio e mi diverto anche. No, non tornerei assolutamente indietro. Si, sto anche combattendo contro gli ostacoli della giungla. Il motivo? Sono curiosa di vedere cosa trovo una volta superata questa giungla.

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